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Nutrizione
Visita
nutrizionistica
In cosa consiste e a chi si rivolge
L’alimentazione è molto importante per la salute e il benessere dell’organismo. Può capitare, nel corso della vita, di dover affrontare alcuni problemi (che siano semplicemente legati al peso o a patologie vere e proprie) che richiedano una visita nutrizionistica o nutrizionale presso un bravo nutrizionista.
Questa tipologia di visita permette allo specialista nutrizionista di reperire informazioni sullo stile di vita e sulle abitudini alimentari del paziente per valutarne lo stato di salute nel complesso e, in modo collaterale, eventuali patologie collegate.
Nutrizionista a Roma: a cosa serve la visita
I motivi che spingono una persona a rivolgersi a un nutrizionista richiedendo una visita nutrizionistica possono essere diversi e dipendono dalle cause del problema che si è costretti ad affrontare. In linea di massima, una visita nutrizionale è rivolta a coloro che:
- intendono perdere peso: se nel corso degli anni si sono accumulati chili di troppo per via di abitudini sbagliate o situazioni particolari (come una gravidanza, stress o patologie), è possibile chiedere il supporto di un nutrizionista per ritrovare il peso forma nel modo più adeguato, sano e corretto;
- soffrono di malattie specifiche: la dieta prescritta da un nutrizionista specializzato può contribuire al trattamento mirato di patologie quali: diabete di tipo 1 e 2, malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, obesità e sovrappeso, cancro, malattie autoimmuni, malattie neurodegenerative, disturbi gastrointestinali, stipsi, osteoporosi, sclerosi multipla. In presenza di una o più patologie qui elencate, il supporto di un nutrizionista può sicuramente rivelarsi utile nel breve e nel lungo periodo;
- sono a rischio di malattie croniche: alcuni pazienti lo sono per motivi genetici, altri per lo stile di vita perpetrato nel tempo. Non è un caso, infatti, che patologie come l’ipercolesterolemia o l’ipertensione arteriosa siano causate proprio da una dieta sbilanciata e da una vita sedentaria e una visita nutrizionale potrebbe essere il primo passo per migliorare il proprio stato di salute;
- soffrono di allergie e/o intolleranze alimentari: le diagnosi in merito, negli ultimi anni, stanno crescendo in modo esponenziale. Sempre più persone scoprono di non poter assumere glutine, lattosio, arachidi, frutti di mare, proteine delle uova e tanto altro perché non riescono a digerirli o perché la loro ingestione provoca una reazione del loro sistema immunitario. Dopo una scoperta del genere potrebbe non essere facile rivedere la propria dieta e solo un esperto può suggerire quali cibi evitare, quali ridurre e con quali eventualmente sostituirli;
- manifestano anemia e/o carenze nutrizionali: in questi casi, il nutrizionista può identificare e correggere gli errori presenti nell’alimentazione, tra l’altro molto diffusi, il che non deve destare particolare preoccupazione;
- praticano attività sportiva: che sia a livello amatoriale o agonistico non importa, dato che un nutrizionista può suggerire il percorso alimentare più adatto in base alla corporatura, alle esigenze e all’intensità dello sport praticato.
Più in generale, la visita nutrizionistica o nutrizionale è rivolta a tutti coloro che desiderano migliorare la propria alimentazione ed eliminare tutte le cattive abitudini che possano nuocere alla salute.
In cosa consiste una visita nutrizionistica
Tendenzialmente, il rapporto tra paziente e nutrizionista si basa su una serie di incontri che servono a fissare obiettivi, tempi e modalità del percorso che si intende intraprendere.
Primo incontro
In occasione della prima visita il nutrizionista effettua un’anamnesi completa del paziente attraverso una serie di step:
- valuta la storia delle patologie familiari;
- raccoglie tutte le informazioni utili sulla storia del paziente;
- viene a conoscenza di eventuali oscillazioni di peso che il paziente ha riscontrato nel corso degli anni e ne rileva le cause scatenanti;
- annota altezza, peso, circonferenze, BMI (indice di massa corporea), BM (metabolismo basale a riposo), grasso viscerale, grasso sottocutaneo, fabbisogno energetico;
- compie un’ anamnesi nutrizionale studiando le abitudini alimentari e lo stile di vita del paziente per elaborare un piano efficace e adeguato;
- compie un’ anamnesi sportiva nel caso in cui il paziente faccia attività fisica.
Secondo incontro
Durante la seconda visita, invece, il nutrizionista consegna il piano alimentare al paziente insieme a tutta una serie di informazioni utili su come preparare e cuocere i cibi, su quali alimenti preferire e su come bilanciare i pasti nell’arco della giornata.
Incontri periodici
Successivamente, dopo circa 3-4 settimane dalla consegna del piano alimentare, si stabilisce la data di un nuovo incontro, che darà il via a una serie di incontri che non devono essere intesi come degli esami ma, piuttosto, come dei momenti per fare chiarezza, monitorare l’andamento per percorso, rilevare i risultati ottenuti e apportare eventuali modifiche. Mantenersi in costante aggiornamento con il nutrizionista è fondamentale, perché il suo supporto aiuta a superare le difficoltà e a raggiungere i traguardi prefissati.
Come prepararsi prima di una visita nutrizionistica
La visita nutrizionale non richiede alcuna preparazione specifica. Il paziente deve semplicemente ricordare di annotare, per tutta la settimana precedente all’incontro, i cibi e le bevande assunti quotidianamente completi di quantità. Alla visita è consigliato presentarsi con tutta la documentazione clinica precedente in possesso.
Solitamente, una prima visita dura circa 60 minuti, mentre le varie visite di controllo si aggirano intorno ai 30 minuti.
Nutrizionista, dietologo e dietista: le differenze
Nutrizionista, dietologo e dietista: tre figure importanti fin troppo spesso sovrapposte, confuse, scambiate e citate impropriamente. É sicuramente il caso, quindi, di compiere un’opportuna differenziazione:
- dietologo: è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Scienze dell’Alimentazione. É in possesso di tutte quelle competenze necessarie per effettuare diagnosi e prescrivere diete, farmaci ed esami. Trattandosi della figura più titolata nel settore, è indicata a coloro che necessitano di perdere molto peso o di rimanere a dieta per lunghi periodi, soprattutto se dietro ai disturbi alimentari si nasconde una patologia più precisa;
- nutrizionista: è un biologo, quindi è in grado di valutare i fabbisogni nutritivi ed energetici elaborando schemi alimentari. Può consigliare ed elaborare diete, fare consulenze nutrizionali e prescrivere integratori alimentari (non farmaci). Non può effettuare diagnosi, quindi è indicato per i pazienti che desiderano semplicemente mettere ordine nella propria alimentazione valutando uno stile di vita più sano ed equilibrato;
- dietista: è un operatore sanitario, non un medico, dato che ha conseguito una laurea triennale in Dietistica. Può, quindi, elaborare e mettere in pratica le diete prescritte dal medico e può essere un punto di riferimento nel controllo dell’igiene degli alimenti, nell’ambito dell’educazione alimentare e della ricerca scientifica.
Quanto costa una visita dal nutrizionista a Roma
Al giorno d’oggi, la maggior parte dei nutrizionisti tende a far rientrare nel costo della prima visita anche quello del secondo incontro, dato che deve essere necessariamente fatto per la consegna del piano alimentare. Il prezzo varia in base allo specialista o alla struttura di riferimento ma, tendenzialmente, oscilla tra i 60 e i 150 euro.
Per quanto riguarda, invece, il costo degli incontri periodici può variare dai 30 ai 50 euro a seduta. Alcuni professionisti propongono anche la modalità di pagamento con visite multisessioni o con pacchetti comprendenti un certo numero di visite con l’obiettivo di far risparmiare i pazienti nel lungo periodo.
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