
Aneurisma dell’aorta addominale: cause, sintomi e nuove tecniche di chirurgia mini-invasiva
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Un problema silenzioso ma non raro
L’aorta è la grande arteria che porta il sangue dal cuore a tutto il corpo. Quando, in un tratto del suo percorso, le pareti si indeboliscono e si dilatano oltre misura, si forma un aneurisma.
La sede più frequente è quella addominale, subito sotto le arterie renali.
L’aneurisma dell’aorta addominale (AAA) è una condizione spesso asintomatica per anni. Molte persone lo scoprono per caso, durante un’ecografia o una TAC eseguita per altri motivi. Tuttavia, se non diagnosticato e trattato, può diventare molto pericoloso: il rischio maggiore è la rottura, un’emergenza che può mettere in pericolo la vita.
Le cause e i fattori di rischio
Non esiste una causa unica, ma diversi fattori contribuiscono alla formazione dell’aneurisma:
- Aterosclerosi, cioè l’indurimento e la perdita di elasticità delle arterie.
- Fumo di sigaretta, il principale fattore di rischio modificabile.
- Ipertensione arteriosa e colesterolo elevato.
- Età e sesso maschile (più frequente dopo i 65 anni).
- Familiarità: avere un parente stretto con aneurisma aumenta la probabilità di svilupparlo.
Stile di vita sano, controllo della pressione e sospensione del fumo sono quindi strategie fondamentali di prevenzione.
I sintomi: quando farsi controllare
Nella maggior parte dei casi l’aneurisma non provoca alcun sintomo.
Solo quando la dilatazione diventa importante possono comparire dolore addominale o lombare persistente, pulsazioni percepibili all’addome o una sensazione di pressione interna.
La diagnosi precoce è cruciale: un semplice ecocolordoppler dell’aorta addominale, esame indolore e non invasivo, consente di visualizzare la dilatazione e di monitorarla nel tempo.
Diagnosi e controlli periodici
Quando l’aneurisma è inferiore ai 5 cm di diametro, di solito non si interviene subito.
Il chirurgo vascolare programma controlli periodici (ogni 6-12 mesi) per valutarne l’evoluzione. Se la dilatazione cresce rapidamente o supera i 5,5 cm negli uomini (5 cm nelle donne), il rischio di rottura aumenta e diventa necessario intervenire.
La decisione è sempre personalizzata, in base all’età, allo stato di salute generale e alla forma dell’aneurisma.
Le opzioni chirurgiche: dal bisturi alla mini-invasività
Oggi le tecniche disponibili sono due:
- Chirurgia tradizionale “a cielo aperto”, in cui il segmento dilatato viene sostituito da una protesi sintetica. È un intervento efficace ma più invasivo, che richiede un periodo di recupero più lungo.
- Chirurgia endovascolare (EVAR), una procedura mini-invasiva eseguita attraverso piccole incisioni all’inguine.
Tramite le arterie femorali si introduce una endoprotesi che viene posizionata all’interno dell’aorta per rinforzare la parete e isolare l’aneurisma dal flusso sanguigno.
La EVAR riduce notevolmente i tempi di ricovero, il dolore post-operatorio e i rischi chirurgici, ed è oggi la scelta preferita in molti casi, specialmente nei pazienti più anziani o fragili.
Dopo l’intervento: monitoraggio e prevenzione
Dopo la riparazione di un aneurisma, è essenziale continuare i controlli periodici: l’endoprotesi va monitorata per verificare che resti in sede e non ci siano perdite.
Il paziente deve anche curare i fattori di rischio cardiovascolare, mantenere la pressione sotto controllo, seguire una dieta equilibrata e smettere di fumare.
Lo stile di vita, insieme alla sorveglianza clinica, è la chiave per prevenire nuove dilatazioni o complicanze.
Un messaggio di prevenzione
Molti aneurismi vengono scoperti in tempo grazie a un’ecografia preventiva.
Per gli uomini sopra i 65 anni, soprattutto se fumatori o con familiarità, è consigliato uno screening ecografico dell’aorta addominale: un esame semplice che può letteralmente salvare la vita.
Presso MP Salute Poliambulatorio, l’équipe di Chirurgia Vascolare offre percorsi diagnostici rapidi, valutazioni personalizzate e interventi mini-invasivi all’avanguardia.
L’obiettivo è uno solo: garantire sicurezza, ridurre i rischi e restituire al paziente serenità e fiducia nella propria salute.
Categoria articolo: Chirurgia Vascolare
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