Dolori Mestruali o Dismenorrea? Parliamone!

Indice articolo

Dismenorrea è il termine medico con cui vengono indicati i dolori associati al ciclo mestruale. In alcuni casi, la sintomatologia è facilmente controllabile mediante l’assunzione di antidolorifici; per alcune donne, invece, si tratta di un problema estremamente debilitante che può interferire con le normali attività quotidiane.

CHE COS’È LA DISMENORREA?

Sono molte le donne che soffrono di dismenorrea. A essere particolarmente a rischio sono le ragazze sotto i 20 anni, le donne con mestruazioni abbondanti o che hanno un flusso irregolare, quelle che non hanno mai avuto figli o le cui madri soffrono o hanno sofferto di dismenorrea e le fumatrici.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA DISMENORREA?

Spesso alla base del dolore non c’è una causa specifica. In questo caso si parla di dismenorrea primaria. Nei casi di dismenorrea secondaria, invece, i sintomi sono legati a patologie dell’apparato riproduttivo, come l’endometriosi, l’adenomiosi, fibromi uterini, stenosi (restringimenti) della cervice uterina, alterazioni morfologiche anche congenite dell’apparato genitale (basti pensare alla sindrome di Rokintansky o all’imene imperforato).

A scatenare i dolori sono le contrazioni dell’utero promosse dalle prostaglandine, molecole associate all’infiammazione. Secondo molti esperti quando sono intense queste contrazioni restringono i vasi sanguigni che irrorano l’utero, privandolo di ossigeno per un breve periodo.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA DISMENORREA?

La dismenorrea è caratterizzata da un dolore di tipo crampiforme ad andamento colico (ossia con momenti di maggior sofferenza e momenti in cui il dolore è minore) che colpisce la parte bassa dell’addome. La sintomatologia dolorosa può estendersi alla parte bassa della schiena e agli arti inferiori e può essere associata a nausea, vomito, vertigini, sudorazione intensa ed episodi diarroici.

Nel caso della dismenorrea primaria in genere i dolori iniziano 1 o 2 giorni prima delle mestruazioni e durano per 12-72 ore, si riducono con l’avanzare degli anni e possono scomparire dopo la prima gravidanza.

Nel caso, invece, della dismenorrea secondaria il dolore può iniziare prima e durare più a lungo.

DIAGNOSI

La diagnosi di dismenorrea prevede l’incontro con il medico specialista, il quale chiede alla paziente di descrivere i sintomi avvertiti ed esamina lo stato di salute degli organi riproduttivi attraverso la visita e l’ecografia transvaginale.
In caso di sospetta dismenorrea secondaria possono essere prescritti i seguenti esami:

  • Risonanza magnetica
  • Isteroscopia diagnostica
  • Laparoscopia diagnostica
TRATTAMENTI

Non esiste un modo per prevenire la dismenorrea. Tuttavia, un’alimentazione sana ed una regolare attività fisica possono aiutare a ridurne i sintomi.

In caso di dismenorrea primaria l’unico approccio terapeutico possibile è quello a base di farmaci antinfiammatori non steroidei, che aiutano a contrastare il dolore, o di anticoncezionali di tipo ormonale.

Spesso inoltre, si ricorre alla supplementazione di magnesio, calcio, vitamina B6, e agnocasto fin dalla fase premestruale, sostanze che aiutano a ridurre l’uso di farmaci o in alcuni casi sono addirittura sufficienti essi stessi per gestire la sintomatologia dolorosa.

Nel caso della dismenorrea secondaria la terapia più adatta dipende dalla patologia associata ai dolori. Solo trattando quest’ultima è infatti possibile eliminare o ridurre il dolore.

Categoria articolo: Ginecologia