Immagine ravvicinata di un piede con arco plantare sollevato, in appoggio su un plantare ortopedico per la correzione del piede piatto o cavo. Logo MP Salute.

Riconoscere e curare il Piede Piatto e il Piede Cavo

Indice articolo

Il piede è una struttura anatomica estremamente complessa e fondamentale, che svolge un ruolo di supporto, ammortizzazione e propulsione essenziale per la nostra deambulazione e postura. Le alterazioni della sua forma, in particolare quelle che riguardano l’arco plantare (o volta plantare), sono molto comuni e possono portare a dolori e problemi posturali. Le due condizioni più frequenti sono il piede piatto e il piede cavo.

Comprendere le cause di queste modifiche e conoscere le opzioni terapeutiche è il primo passo per un trattamento efficace e un miglioramento della qualità di vita.

Il Piede Piatto (Piede Plano Valgo)

Il piede piatto è caratterizzato da una riduzione o da un totale appiattimento dell’arco plantare mediale. In pratica, la superficie interna del piede tocca il suolo quasi per intero.

Cause e sviluppo del piede piatto

Il piede piatto si sviluppa per una combinazione di fattori, che variano in base all’età:

  • Piede Piatto Fisiologico (Bambini): Nella maggior parte dei bambini piccoli (fino a circa 3-4 anni), la presenza di un piede piatto è normale, dovuta alla lassità legamentosa e alla presenza di un cuscinetto adiposo che maschera l’arco. Di solito, l’arco si sviluppa spontaneamente.
  • Fattori Congeniti: In rari casi, può essere legato a malformazioni ossee o a sinostosi (fusione) tra le ossa del tarso.
  • Fattori Acquisiti (Adulti): Negli adulti, il piede piatto è spesso la conseguenza del cedimento del tendine tibiale posteriore o di traumi.Altri fattori di rischio includono:
    • Obesità e sovrappeso (aumento del carico).
    • Diabete (che può portare a neuropatia).
    • Artrite Reumatoide o altre patologie infiammatorie.
    • Gravidanza (a causa dell’aumento di peso e della lassità legamentosa ormonale)

Sintomi del piede piatto

Se il piede piatto non è rigido (flessibile), nei bambini e negli adulti può essere asintomatico. Tuttavia, quando sintomatico, può causare:

  • Dolore e affaticamento sotto il tallone e lungo l’arco plantare.
  • Gonfiore e indolenzimento della caviglia, specialmente sul lato interno.
  • Difficoltà nella deambulazione e rapida stancabilità.
  • Problemi posturali secondari, con interessamento del ginocchio (valgismo) e dell’anca.

Trattamenti per il piede piatto

La terapia varia in base alla gravità e all’età del paziente:

  • Trattamenti Conservativi (Non Chirurgici):
    • Plantari Ortopedici Personalizzati: Sono il trattamento di prima linea per sostenere l’arco plantare e riallineare il retropiede (tallone), distribuendo correttamente il carico.
    • Fisioterapia: Esercizi mirati per il rafforzamento dei muscoli intrinseci del piede e dei tendini, in particolare il tibiale posteriore.
    • Controllo del Peso: La riduzione del carico è fondamentale, soprattutto negli adulti.
  • Trattamento Chirurgico:
    • Nei bambini e adolescenti (dopo i 7-8 anni) e in casi selezionati di deformità flessibile grave, si può ricorrere a tecniche mini-invasive come l’astragalo-calcaneale artrodesi (blocco subastragalico) per ripristinare la corretta geometria del piede.
    • Negli adulti con patologia complessa (es. insufficienza del tendine tibiale posteriore avanzata), sono necessari interventi ricostruttivi sui tendini e sulle ossa.

Il Piede Cavo (Piede Cavo Varo)

Il piede cavo è l’opposto del piede piatto: presenta un arco plantare esageratamente accentuato e rigido. L’appoggio al suolo è concentrato principalmente sul tallone e sull’avampiede (metatarsi), lasciando il mesopiede (parte centrale) sospeso.

Cause e sviluppo del piede cavo

Il piede cavo è meno comune del piede piatto e spesso ha un’origine neurologica o traumatica. Raramente è idiopatico (a causa sconosciuta):

  • Fattori Neurologici (Più Comuni): La causa principale è spesso una patologia neuromuscolare sottostante che provoca uno squilibrio muscolare, come la malattia di Charcot-Marie-Tooth (neuropatia periferica ereditaria), paralisi cerebrale o esiti di traumi nervosi.
  • Fattori Congeniti: Può essere correlato a difetti nella formazione del piede.
  • Fattori Post-Traumatici: Conseguenza di gravi fratture o lesioni ai legamenti.

Sintomi del piede cavo

A causa del carico anomalo, il piede cavo è quasi sempre sintomatico e può essere particolarmente doloroso:

  • Dolore Cronico: Localizzato soprattutto sotto le teste metatarsali (metatarsalgia) e al tallone (fascite plantare).
  • Instabilità e Distorsioni Frequenti: A causa del varismo (inclinazione verso l’interno) del retropiede.
  • Callosità e Ulcere: Sviluppo anomalo di calli in corrispondenza dei punti di massimo carico (tallone e avampiede).
  • Dita “a Martello” o “ad Artiglio”: Deformità delle dita causata dalla trazione muscolare alterata.

Trattamenti per il piede cavo

Dato che il piede cavo è spesso rigido e progressivo, l’approccio è mirato a migliorare la funzionalità e alleviare la pressione.

  • Trattamenti Conservativi (Non Chirurgici):
    • Plantari Ortopedici Personalizzati: Essenziali per ridistribuire il carico e ridurre la pressione sui punti dolenti (tallone e avampiede). A differenza del plantare per il piede piatto, qui si cerca di ammortizzare e scaricare le aree iper-pressate.
    • Fisioterapia ed Esercizi di Equilibrio: Utili per migliorare la propriocezione e rinforzare i muscoli residui, prevenendo le distorsioni.
    • Calzature Speciali: Scarpe con suole ammortizzanti e ampio spazio per le dita deformate.
  • Trattamento Chirurgico:
    • In base alla gravità e alla rigidità della deformità, la chirurgia mira a riequilibrare i tendini (trasferimenti tendinei) e, se necessario, a correggere la deformità ossea attraverso osteotomie (tagli correttivi sull’osso) per migliorare l’appoggio.

L’importanza della valutazione specialistica

Sia che si tratti di piede piatto o di piede cavo, l’elemento chiave per un trattamento di successo è la diagnosi precoce e accurata da parte di uno specialista (ortopedico o fisiatra). Attraverso l’esame baropodometrico, l’analisi del passo e l’imaging (radiografie e, se necessario, risonanza magnetica), è possibile definire con precisione la tipologia e la gravità della deformità.

Non lasciare che il dolore al piede limiti la tua vita quotidiana.

Se tu o i tuoi figli soffrite di dolori o evidenti alterazioni del piede, prenota subito una visita ortopedica o fisiatrica specialistica per una valutazione completa e per iniziare il percorso terapeutico più adatto a te.

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